La torta della nonna è un dolce che parla al cuore prima ancora che al palato. È memoria d’infanzia, tavola della domenica, profumo di limone e vaniglia che si diffonde per casa.
In questa versione, la arricchiamo con mandorle affettate dorate, che aggiungono croccantezza, eleganza e un profumo tostato irresistibile.
Un guscio di frolla friabile racchiude un cuore di crema pasticcera profumata agli agrumi, il tutto sormontato da una pioggia di mandorle affettate, tostate in forno fino a raggiungere un perfetto color oro. Un equilibrio straordinario tra morbido e croccante, dolcezza e freschezza.
Gli elementi chiave
La perfetta torta della nonna si basa su tre elementi fondamentali:
- La frolla, friabile ma compatta, dal gusto burroso e pulito
- La crema pasticcera, morbida, vellutata, con un profumo agrumato
- La copertura, qui impreziosita da mandorle affettate e zucchero a velo
In questa variante, cureremo con attenzione ogni dettaglio per elevare il classico, senza snaturarlo.
Ingredienti per una tortiera da 24 cm
Per la pasta frolla:
- 300 g di farina 00
- 150 g di burro freddo a cubetti
- 100 g di zucchero a velo
- 2 tuorli + 1 uovo intero
- Scorza grattugiata di 1 limone bio
- 1 pizzico di sale
- Semi di mezza bacca di vaniglia (o 1 cucchiaino di estratto naturale)
Per la crema pasticcera:
- 500 ml di latte intero fresco
- 4 tuorli
- 130 g di zucchero
- 45 g di amido di mais (o fecola di patate)
- Scorza di 1 limone non trattato
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o mezza bacca)
Per la copertura:
- 60 g di mandorle affettate italiane
- Zucchero a velo q.b.
- 1 cucchiaio di latte (per spennellare)
Procedimento completo
1. Prepara la pasta frolla
Metti la farina in una ciotola capiente (o in planetaria) con il burro freddo a cubetti. Lavora rapidamente con la punta delle dita fino a ottenere un composto sabbioso.
Aggiungi lo zucchero a velo, il sale, la scorza di limone, la vaniglia, i tuorli e l’uovo. Impasta il minimo necessario per ottenere una massa omogenea. Avvolgila nella pellicola e lasciala riposare in frigo per almeno 1 ora.
Tip dello chef: più la frolla riposa, più sarà friabile e facile da stendere.
2. Prepara la crema pasticcera
Scalda il latte con la scorza di limone (senza la parte bianca) e la vaniglia. Intanto, in una ciotola, sbatti i tuorli con lo zucchero fino a renderli chiari, poi incorpora l’amido di mais setacciato.
Versa il latte caldo filtrato sul composto di uova, mescolando bene. Riporta tutto sul fuoco e cuoci a fiamma dolce, sempre mescolando, finché la crema si addensa.
Trasferiscila in una ciotola fredda, copri con pellicola a contatto e lascia raffreddare completamente.
3. Stendi e farcisci
Dividi la frolla in due parti: una leggermente più grande per la base, l’altra per la copertura.
Stendi la base tra due fogli di carta forno fino a 4–5 mm. Rivesti una tortiera da 24 cm, rifila i bordi e bucherella il fondo con i rebbi di una forchetta.
Versa la crema fredda nel guscio, livellandola bene con una spatola.
Stendi il secondo disco di frolla e adagialo sopra la crema, sigillando bene i bordi.
4. Decora con le mandorle affettate
Spennella la superficie della torta con poco latte. Distribuisci le mandorle affettate in modo uniforme, pressandole leggermente per farle aderire.
Spolvera con poco zucchero a velo prima della cottura per favorire la doratura.
Cottura
Inforna in forno statico preriscaldato a 170°C per circa 45–50 minuti, nella parte centrale del forno.
La torta è pronta quando la superficie è dorata e le mandorle affettate ben tostate. Se a metà cottura le mandorle si colorano troppo, copri la superficie con un foglio di alluminio.
Importante: lascia raffreddare completamente prima di tagliare, per permettere alla crema di compattarsi perfettamente.
Presentazione e servizio
Servi la torta a temperatura ambiente, con un’ulteriore spolverata di zucchero a velo. È perfetta così com’è, ma puoi renderla ancora più raffinata con:
- Un cucchiaio di panna fresca montata
- Una composta di frutti rossi leggermente acidula
- Una pallina di gelato alla crema o fiordilatte
Per le occasioni speciali, servila a fette con un ciuffo di crema chantilly accanto.
Consigli dello chef
- Più profumo? Aggiungi alla frolla anche scorza d’arancia.
- Vuoi un gusto più deciso? Tosta le mandorle in padella prima di usarle.
- Per una versione più leggera: usa solo il disco di frolla sotto e lascia la crema in superficie, coperta solo da mandorle e zucchero.
- Frolla perfetta? Non lavorarla troppo: il segreto è nella delicatezza e nel riposo in frigo.
Conservazione
La torta della nonna si conserva in frigorifero, ben coperta, per 3–4 giorni.
Portala a temperatura ambiente prima di servirla per apprezzarne al meglio la consistenza e il profumo.
Può essere congelata già cotta (intera o a fette): basterà scongelarla in frigo e poi lasciarla 30 minuti a temperatura ambiente.
Varianti regionali e moderne
Ogni famiglia ha la sua versione. Alcune aggiungono pinoli insieme alle mandorle. Altre sostituiscono parte della farina con farina di mandorle per una base più morbida. E in alcune interpretazioni moderne, la crema viene arricchita con gocce di cioccolato fondente o liquore.
Una variante interessante? Torta della nonna al cacao, con frolla al cioccolato e mandorle caramellate sopra.
Considerazioni finali
La torta della nonna con affettate di mandorle dorate è un inno alla pasticceria italiana fatta in casa: semplice ma mai banale, solida nei ricordi eppure aperta alla creatività.
Le mandorle affettate aggiungono una nota elegante, un profumo irresistibile e un contrasto che arricchisce ogni morso.
È il dolce delle occasioni importanti e delle giornate normali, quello che sa di cura, di tempo ben speso, di ricette tramandate con affetto. Il genere di dolce che non si dimentica.